Autostima
Ma che cosa è l'autostima o stima di sé e l'autorealizzazione?
E come si costruisce l'autostima e ci si realizza?
Uno degli elementi fondamentali per il nostro benessere è quel senso di fiducia in noi stessi che ci dà la sicurezza di muoverci nella direzione giusta per raggiungere un obiettivo, per aprirsi agli altri e creare relazioni importanti e significative.
L’autostima, quindi, è la capacità di valutare il proprio valore, di sapersi assumere impegni e responsabilità e non è innata, né si può ottenere dagli altri, si impara ad avere.
L’autostima è l’atteggiamento che ciascuno di noi ha nei confronti di se stesso e riguarda le opinioni che abbiamo rispetto al nostro aspetto fisico, alle emozioni che viviamo, alla vita affettiva e sociale che conduciamo, a ciò che facciamo, a ciò che ci prefiggiamo da raggiungere. L’autostima riguarda anche ciò che proviamo nei nostri confronti, e quello in cui crediamo e quanto rispetto abbiamo di noi, se soddisfiamo i nostri bisogni, se ci curiamo e sappiamo creare condizioni soddisfacenti per noi stessi.
Avere stima di sé significa ammettere, oltre ai pregi, anche i propri limiti, riconoscendo i propri errori, affrontando con serenità i momenti difficili, senza dipendere dal giudizio degli altri, cercando di migliorarsi e impegnandosi a cambiare.
Avere stima di sé vuol dire anche realizzarsi, ed ognuno ha il suo personale modo di sentirsi realizzato, sia in campo professionale, con un lavoro scelto e costruito, che gratifica e rinforza, sia in campo sentimentale, umano, con le relazioni significative e l’impegno sociale.
A questo proposito mi piace ricordare il lavoro dello psicologo americano Abraham Maslow che definiva l’autorealizzazione come l’esigenza di ogni individuo di diventare ciò che si è capaci di diventare e di attuare le proprie migliori potenzialità.
Per Maslow il comportamento umano è diretto e motivato da alcuni bisogni fondamentali comuni a tutti gli esseri umani e ordinati in una relazione secondo la quale alcuni bisogni vanno soddisfatti prima che nascano quelli del livello successivo. Alla base della famosa “scala di Maslow” si hanno i bisogni fondamentali e, più su che si va, soddisfatti i primi, si evidenziano altri bisogni, sempre più alti fino a quello dell’autorealizzazione. I bisogni di cui parla Maslow sono:
- bisogni fisiologici: sono i bisogni connessi con la sopravvivenza, cioè fame, sete, sonno, potersi coprire e ripararsi dal freddo
- bisogni di sicurezza: sono i bisogni che garantiscono protezione, tranquillità e stabilità;
- bisogno di appartenenza: è il bisogno di sentirsi parte di un gruppo, di essere amato e di amare e di cooperare con altri;
- bisogno di stima: è il bisogno di sentirti competente e produttivo, essere rispettato, apprezzato ed approvato;
- bisogno di auto realizzazione: è il bisogno di realizzare la propria identità, portare a compimento i propri obiettivi e occupare una posizione soddisfacente nel proprio gruppo;
Costruire la stima di sé e la propria realizzazione, è quindi un compito vitale e continuativo, che si può fare autonomamente oppure con l’aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa offrire un sostegno psicologico, o un lavoro più profondo, che crei le fondamenta per la costruzione della stima di sé e dell’autorealizzazione.