Disturbi alimentari (anoressia e bulimia e disturbi dell'alimentazione non altrimenti specificati)

Si parla di Disturbo Alimentare quando si hanno importanti alterazioni nel rapporto con il cibo e con il corpo; esiste un maggior rischio per le ragazze, che aumenta dagli 11 ai 15 anni.

I soggetti in questione possono presentare associazioni con altre dipendenze, tratti depressivi come un tono basso dell’umore, ritiro sociale, insonnia, diminuito interesse sessuale, tratti ossessivo-compulsivi, soprattutto verso il cibo, disagio nel mangiare in pubblico, bisogno di tenere sotto controllo l’ambiente circostante, ridotta spontaneità nei rapporti interpersonali. In generale il disturbo alimentare nasce dall’incapacità a controllare l’impulso, è messo in atto per fronteggiare ansia e stress, compromette aree significative della vita della persona e comporta vergogna e bugie costruite per il mantenimento del segreto.

  • Anoressia nervosa: la persona anoressica non si sente mai abbastanza magra e si contraddistingue per il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale, il timore di acquistare peso ed una percezione corporea distorta. Per non ingrassare, la persona anoressica mette in atto condotte di eliminazione del cibo attraverso vomito e assunzione di lassativi e diuretici, oltre ad una intensa attività fisica per perdere peso. Spesso si verifica amenorrea, cioè il blocco del ciclo mestruale.
  • Bulimia nervosa: nella bulimia si può parlare di dipendenza dal cibo come quella che si ha da una droga o dall’alcool. La persona bulimica ha la sensazione di un vuoto interno da riempire, quindi gran parte della sua vita è impiegata ad assumere eccessive quantità di cibo. La vita è un susseguirsi di abbuffate e tentativi di eliminare il cibo ingurgitato, sia con il vomito che con lassativi e diuretici, con una totale sensazione di perdita di controllo ed un terribile senso di colpa.
  • Disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati: il disturbo da alimentazione incontrollata si presenta con episodi di abbuffate come quelli della bulimia nervosa, senza i comportamenti di eliminazione tipici di quest’ultima, come il vomito e l’abuso di lassativi e diuretici. La persona che soffre di BED ha come unico scopo quello di ingurgitare qualsiasi alimento per calmare la propria ansia anche se è consapevole che potrebbe recargli danno. È diffuso soprattutto tra le adolescenti che, dopo una dieta restrittiva o per problemi personali, cercano un rimedio alla loro sofferenza nel cibo, fino ad arrivare a perdere il controllo.


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