Dipendenze tecnologiche

Si tratta di un'eccessiva interazione uomo-macchina che può essere passiva o attiva; riguarda la TV, il computer, Internet, videogiochi, cellulare, linee telefoniche erotiche.

Ad alcune persone, sia Internet che i giochi virtuali, consentono di crearsi una maschera che rappresenta l’interfaccia tra sé e gli altri; questo potrebbe essere anche positivo in quanto potrebbe aiutarlo nella definizione della propria personalità, a patto che il mondo virtuale non prevarichi quello reale.

Esistono vari tipi di dipendenza da macchine:

  • Cellulare: il cellulare ha determinato nuovi stili comunicativi (sms, mms, videochiamate), può essere usato dovunque, in ogni momento, quindi annulla la separazione. Può svilupparsi feticismo, intenso investimento affettivo e piacere del possesso per arrivare a non poterne fare a meno e sviluppare disturbi relativi alla dipendenza (sempre più tempo passato a inviare messaggi, fare e ricevere chiamate, non riuscendo a stare nel presente, in quello che si sta facendo o con le persone che si stanno vedendo).
  • Internet (IAD): Internet Addiction Desorder, termine coniato dallo psichiatra americano Ivan Goldberg): ormai da diversi anni sta emergendo come l’inadeguato utilizzo della rete possa indurre una situazione di dipendenza psicologica con conseguenti danni psichici e funzionali per la persona. L’I.A.D. si manifesta sotto forma di sintomi astinenziali e di tolleranza.
    Questi sono i principali sintomi che caratterizzano l’Internet Addiction Desorder:
    1. bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere soddisfazione;
    2. marcata riduzione di interesse per altre attività che non siano Internet;
    3. sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line, classici sintomi astinenziali;
    4. necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi più prolungati rispetto all’intenzione iniziale;
    5. impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di Internet;
    6. dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete;
    7. continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici recati dalla rete.

La persona tende a sostituire il mondo reale con un oggetto in una sorta di “feticismo tecnologico”, con il quale riesce a costruire un proprio mondo personale e in questo caso virtuale. Il tempo passato in rete è sempre di più, il bisogno di rimanere attaccati al computer, di non spengerlo mai, di stare male se non c’è la connessione è tale, che assomiglia a quei fenomeni tipici della dipendenza che sono la tolleranza, l’astinenza e il craving. Attraverso Internet, in definitiva, è possibile fuggire dalla vita reale, provare un senso di onnipotenza, connesso con il superamento di ogni limite personale e spazio temporale. Molte volte le persone che utilizzano le rete, oltre a non rendersi conto del tempo passato davanti allo schermo, tendono ad alterarsi con chi li disturba.

In rete si possono svolgere varie attività che possono divenire dipendenze:

  • Cybersexual addiction: il Cybersex, in maniera molto superficiale, può essere considerato, tutto ciò che di sessuale è possibile svolgere nella Rete, in particolare le Chat sessuali e la ricerca di materiale pornografico. La differenza fondamentale tra i due fenomeni è l’interattività presente nel Cybersex Addiction e la passività nel Cyber-Porn Addiction. Nel primo, infatti, il computer è un mezzo attraverso il quale la persona interagisce con un’altra in un sistema “uomo-macchina-uomo”; nel Cyber-Porn Addiction invece, è del tutto assente l’interattività, perché la persona è sola con lo schermo e con le immagini impresse su di esso, quindi il sistema è “uomo-macchina”.
  • Cyber-Relation Addiction (dipendenza da relazioni virtuali): il bisogno di creare relazioni sia amicali, sia affettive con persone anche molto lontane, attraverso mail, chat, forum. L’anonimato permette di presentarsi “come ci piacerebbe essere”.
  • Net Compulsions (competizione, rischio e raggiungimento eccitazione immediata): gioco d’azzardo, partecipazione ad aste online, commercio in rete.
  • Information Overload (sovraccarico cognitivo): il bisogno di reperire una quantità smisurata di informazioni, scaricando continuamente materiale da vari siti.
  • Computer Addiction: si riferisce alla dipendenza da giochi virtuali interattivi (MUD), dove i giocatori nascondono la loro vera identità.
  • Videogiochi: possono rappresentare un modo per scappare dalla realtà utilizzando il mezzo elettronico per viverne un’altra, percepita come meno faticosa e più gratificante. Nei videogiochi si può sviluppare una dipendenza sia per la grande quantità di tempo dedicata al gioco vero e proprio, sia per lo spazio psicologico che il videogioco occupa al di là del tempo speso utilizzandolo. L’adolescente è particolarmente esposto al rischio di un uso nocivo dei dispositivi elettronici, in particolare quando il suo contesto relazionale è carente e la comunicazione in famiglia è scarsa; i possibili danni sono: tendenza all’introversione, evasione dalla realtà, isolamento, identificazione con protagonisti, scarso rendimento scolastico, attivazione di comportamenti violenti; sul piano fisico l’utilizzo prolungato e ripetuto dei dispositivi elettronici porta a disturbi correlati con le posture scorrette che i giocatori assumono, con l’assenza di movimento, con i gesti stereotipati ripetuti sui comandi di gioco, con l’osservazione prolungata dei display. I sintomi fisici più correntemente riscontrati sono l’affaticamento della vista, le allucinazioni visive, le tendiniti, il dolore alle articolazioni e al collo e non stupisce che vi sia una relazione tra la tendenza all’obesità e l’utilizzo eccessivo dei videogiochi, che costringono i ragazzi a rimanere ore intere seduti o sdraiati.

 

Video:

Guarda il mio intervento sulle dipendenze da internet, gioco e sesso on line nella trasmissione televisiva “Dai un senso alla vita”.

Articoli:


    Se vuoi fissare un appuntamento o semplicemente chiedere informazioni, scrivimi: