Cosa significa innamorarsi? E cosa significa amare? E essere attratti? E provare una passione?
Quante volte ci siamo innamorati, persi, annebbiati dietro a qualcuno che ci sembrava unico, speciale, insostituibile? Come facciamo a riconoscere il vero amore, il principe azzurro o la bella addormentata nel bosco, che, nel primo caso ci porterà via, nel secondo dovrà essere baciata per risvegliarla e, in entrambi i casi, farà sì che viviamo felici e contenti per il resto dei nostri giorni?
Sveglia, stai solo sognando, il principe azzurro è scappato con il suo cavallo bianco e la bella addormentata se la dorme saporitamente, in barba a tutti i baci e principi del mondo!
La realtà è che tu sei tu, una persona normale, con pregi e difetti, e più vai avanti con l’età, più te li tieni stretti, soprattutto i secondi! E la realtà è, che se ti va di lusso, potrai incontrare un altro essere umano, anche lui con pregi e difetti e, molto probabilmente questi non si accozzeranno molto bene con i tuoi. Ma facciamo un passo indietro.
Eccoti qua, una personcina ammodino, normale, lavorino, casa, amici, qualche hobby, vacanze d’estate, un aperitivo il sabato, forse cinema, teatro, un concerto ogni tanto, e via e via. Ed ecco che incontri un’altra personcina ammodino, con le sue cosine, ecc. ecc. Uno sguardo, un ammiccamento, uno scrollar di capelli, il collo che appare in tutta la sua comunicazione sessuale, un accavallamento di gambe, uno sguardo penetrante, spalle erette, pancia in dentro, ed ecco che il miracolo avviene! I feromoni impazzano, l’ormone galoppa, la temperatura sale, il cuore accelera e inizia la danza del corteggiamento stretto, che culmina con un invito o una corsa da qualche parte, forse anche solo per calmare i bollenti spiriti!
Inizia così un flirt, una liaison, una relazione, forse una storia d’amore. Ed entrambi date il meglio di voi: accoglienza, accettazione, ascolto empatico, in un crescendo di gentilezza mista a passione, vestiti buttati all’aria, tazzine da caffè, bicchieri e piatti impilati.
La passione vi prende, mai un momento fermi, tutto è da scoprire, assaporare, annusare.
Eh sì, i primi tempi sono fantastici, nell’illusione meravigliosa di aver trovato proprio lui, lei, l’anima gemella, l’unica, indiscutibile, meravigliosa, altra metà.
Poi iniziano i problemi, piccoli, indiscreti, sgradevoli, ma ci si passa sopra, c’è l’amore! Una, due, tre volte, non siete d’accordo, lui è così, lei è cosà, non siete proprio sulla stessa sintonia, volano parole, sguardi, bronci, sbuffi, alzate di spalle. E piano piano qualcosa si incrina, forse non è lui, non è lei, mi sono sbagliata, sbagliato, sono stanco, nervosa, annoiata, esausto. Non era questo che volevo, ma cosa volevo? Volevo un amore, qualcuno che mi aspettasse, mi volesse, mi apprezzasse. Volevo qualcuno che voleva solo me, per cui ero bello, bella, intelligente, vivace, viva, gioioso. E volevo essere amata, coccolata, vezzeggiato, accolto, contenuto, amato. Volevo solo essere amato, amata, desiderato, desiderata, da lui, da lei, si, proprio lui, proprio lei.
E allora, come per magia, guardandovi negli occhi, ecco quella luce, quello sguardo, quella tenerezza, quella bellezza. Lo rivedo, la rivedo, vi rivedete nei primi tempi, ritrovate quell’amore che vi ha legati, quel sentimento che vi ha uniti, stretti stretti, in un sodalizio che ha dell’artistico e del tenero, che nutre e apre nuove possibilità.
Eccovi, con il potere dell’amore che smussa, lima, armonizza, dà nuove possibilità, di essere io, tu, noi. Eccovi, ancora una volta a provare, riprovare, a salire, inerpicarvi su per l’ennesimo gradino di cui è lastricata la strada dell’amore, delle relazioni. Ma che bellezza quando si arriva in cima!!!!! Da lassù tutto sembra piccolo, un po’ stupido, quasi inutile; da lassù si assapora il volersi bene, l’amarsi di un amore grande, trovando la forza, ogni volta, di riprovarci, di fare un gradino in più, di crescere e diventare compagni di viaggio che si aiutano a salire la strada del sentirsi vivi e innamorati.
Giulia Checcucci