Dipendenza affettiva

Nel mio lavoro di psicoterapeuta ho incontrato e incontro donne di tanti tipi, età, ceto sociale, cultura, educazione, diverse. Tante, seppur a diversi gradi di libertà, soffrono di dipendenza affettiva, di scarso amore per se stesse, di desiderio continuo di un amore che è impossibile, dove si è legati mani e piedi, invece di lasciare la libertà di "essere" all'altro e a se stessi.

L’amore dipendente è:
  • ossessivo e lascia sempre meno spazio personale;
  • basato su continue richieste di assoluta devozione e di rinuncia da parte dell’amato;
  • caratterizzato da una tendenza a ripiegarsi su se stessi e a chiudersi alle esperienze esterne per paura del cambiamento e per mantenere fermi alcuni punti che danno certezza, soffocando qualsiasi interesse personale in nome di un amore che occupa il primo posto nella propria vita.

Anche per la dipendenza affettiva valgono le stesse regole di altre dipendenze. Il primo passo per uscirne, infatti, è riconoscere di avere un problema, per poi cercare uno psicoterapeuta che possa aiutare a riconsiderare la propria esistenza, rivalutando la propria salute e il proprio benessere come priorità su tutto il resto.

Nel parlare di dipendenza affettiva o Love Addiction, occorre innanzitutto premettere che ogni persona ha bisogno di approvazione, empatia, di conferme e ammirazione da parte degli altri, per sentirsi sostenuta e regolare la propria autostima. La vera indipendenza non è possibile, tuttavia, la dipendenza affettiva può raggiungere una forma così estrema da diventare patologica. La paura o l’esperienza di una dipendenza affettiva tocca tante persone, in prevalenza donne, di età diverse ed in periodi particolari della propria esistenza, magari in un momento di fragilità, quando le difese si abbassano ed il bisogno di conferme e di attenzione è così forte che va bene qualsiasi cosa. Si tratta, quindi, di una condizione relazionale caratterizzata da una assenza cronica di reciprocità all’interno della coppia, che provoca una notevole dose di stress, malessere psicologico e fisico al posto di benessere e serenità.

Le persone che soffrono di dipendenza affettiva non riconoscono i propri bisogni, preferendo la soddisfazione di quelli del partner; amare incondizionatamente significa soffrire, essere focalizzato solo su bisogni e desideri dell’altro, spendere la maggior parte delle proprie energie e del proprio tempo nel cercare di ricevere amore, riconoscimento, approvazione. Questo significa, a volte manifestare sintomi di qualcosa che suona come un campanello d’allarme, oppure non prendersi cura di sé in vari modi o, ancora, non trovare tempo e spazi autonomi ma rivolgere sempre e comunque la propria attenzione all’altro.

A differenza della dipendenza affettiva, dove entrambi i partner sono coinvolti e dipendenti, nel senso che l’interazione rinforza le loro modalità relazionali, nella Co-Dipendenza si ha una netta differenza tra i partner, infatti è il co-dipendente che rimane imprigionato nella relazione, caratterizzata da bassa autostima e tendenza ad avere una buona visione di sé solo in relazione all’altro. In genere si tratta di una relazione disfunzionale nella quale una persona accudisce l’altra che in genere ha problemi con sostanze o alcol; questo tipo di dipendenza si osserva anche negli adolescenti fortemente attratti da partner problematici che tentano di "salvare".

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